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Dimmi che porno guardi e ti dirò chi sei: e se le cose non stessero proprio così? Come parliamo di porno? E perché quando ne parliamo tendiamo a ritirarci nell’astratto? Un viaggio rivelatore, stimolante, gioiosamente informativo e informale su un argomento che è sempre stato un tabù. O forse non più.


Per capire l’effetto del porno nelle nostre vite, dovremmo innanzitutto parlarne. Ma parlarne in maniera aperta e onesta è complicato, perché mette in gioco stereotipi sessuali, aspettative sociali e rivela una vita intima di cui non sempre ci sentiamo sicuri. È questa la teoria di fondo di Polly Barton, che attraverso una serie di conversazioni informali con diciannove amiche e conoscenti prova a scandagliare il modo in cui il porno ci provoca eccitazione, disagio e turbamento, offuscando i confini della nostra intimità e aprendo nuovi spazi di esplorazione, che spesso hanno un costo, soprattutto per le donne. In un momento storico in cui sembra che siamo tutti disposti a parlare di sesso, di quello che ci piace e di quello che non ci piace alla luce del consenso, Barton dimostra che la cultura sex positive non si è estesa al mondo del porno, e che l’ottimismo emancipatorio rischia di occultare gli aspetti più politici insiti nel porno mainstream: dalla sopraffazione dell’altro alla diffusione di stereotipi di genere. Con questo saggio aperto di matrice femminista, Barton non vuole parlare solo di pornografia, ma dell’arte della conversazione: il metodo ideale per superare alcune paure e scoprire qualcosa di più sulla natura del sesso che vogliamo fare, e quello che vogliamo vedere.

 

Porno. Una storia orale

di Polly Barton

traduzione di Clara Miranda Sherffig

La Tartaruga

Porno. Una storia orale

€ 22,00Prezzo

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