A trent’anni Akio vive da solo con il suo labrador nero Kafū (letteralmente “buon presagio, felicità”) nella vecchia casa di famiglia su un’isoletta dell’arcipelago di Okinawa, dove gestisce il minimarket locale. Il ragazzo e il cane conducono un’esistenza tranquilla, seguendo il cadenzato e lento ritmo delle stagioni che riempiono di turisti le spiagge per poi svuotare l’isola e restituirla di nuovo ai suoi abitanti. In superficie, Akio sembra non chiedere nulla di più alla vita, ma c’è una punta di tristezza dentro i suoi occhi e una parte del suo cuore non ha smesso di aspettare l’arrivo della felicità. Tutto cambia quando, in visita a un tempio con un amico d’infanzia, lascia su una delle tradizionali tavolette di legno il messaggio: “Mi vuoi sposare?”. Questo gesto nato quasi per caso e fatto con la leggerezza di uno scherzo tra amici è in realtà come una tessera del domino che una volta fatta cadere metterà in moto una catena imprevedibile e sorprendente di eventi. Qualche settimana più tardi, infatti, alla porta di Akio arriva a bussare il destino: è Sachi, una ragazza che ha letto il suo messaggio, e ha deciso di venire a cercarlo.
Aspettando la felicità
di Maha Harada
traduzione di Giuseppe Giordano
Rizzoli
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€ 14,50Prezzo
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