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L'estate fantastica

Tempo fa un amico mi consigliò un libro. Era Perdido Street Station (il libro, non l'amico). 826 pagine in apnea di corsa verso la fine. L'occhio distopico di Miéville (l'autore, non l'amico di prima) distorce e strappa abilmente i confini tra fantasy, horror e fantascienza. Ottime prospettive per una lettura estiva, no?


È un'immensa inquisitrice, è fetore, è risuonare di clacson. Aggiungiamo il caldo afoso, e potrebbe essere la città eterna in un pomeriggio d'agosto. Invece è New Crobuzon, la vera protagonista del romanzo. La città che vive di chi la abita fino ad aquisire esistenza propria; è una forma di morte, questa perdita di contatto con la città, diceva Philip K. Dick in L'androide Abramo Lincoln.


La città di New Crobuzon è terreno di caccia della Milizia, braccio armato e repressivo del Parlamento. Umani e non umani, insieme sulle barricate, possono solo dare inizio alla rivoluzione. Il romanzo incalza e il ritmo è veloce e aggressivo: è troppo tardi per fuggire. E se avete già preso in mano il libro, è troppo tardi anche per voi.


China Miéville, Perdido Street Station, Fanucci

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