Un amico mi ha detto «mi piacciono gli scrittori che sanno scrivere dei bambini con sensibilità». Jonathan Lethem è proprio così: "si capisce che c'è ancora un piccolo Jon Lethem che si agita dentro la sua testa e che gli ricorda le cose e come metterle sulla pagina". Non avrei saputo dirlo meglio. Lethem (New York, classe 1964) è un artista della parola e della metafora, in grado di evocare immagini con una potenza costante che di rado ho incontrato in romanzi così lunghi; Isabel Vendle però si aggirava come una diceria, come un'invettiva, nella sua casa di arenaria, ecco.
Dylan e Mingus sono due ragazzini che crescono a Brooklyn negli anni settanta. La fortezza della solitudine è la loro storia, la biografia di un pezzetto di mondo in cui amicizia, famiglia, storie e Storia si srotolano insieme con una colonna sonora degna della Motown Records.
Consiglio di leggerlo senza mai lasciarlo giù e con un po' di dischi a portata di mano.
Jonathan Lethem, La fortezza della solitudine, Bompiani
(Grazie Lorenzo)
Trovate questo e altri consigli del lunedì on air su Pandora, Radio2, tutti i lunedì intorno alle 16.30 circa:
Commentaires